LAUREA TRIENNALE E MAGISTRALE A CICLO UNICO
DIRITTO PER L'IMPRESA NAZIONALE E INTERNAZIONALE
I laureati del Corso di laurea in Diritto per l’impresa nazionale e internazionale devono conseguire i seguenti obiettivi formativi:
a) possedere un buon dominio dei principali saperi afferenti all'area giuridica, in particolare nei seguenti ambiti: storico-filosofico, privatistico, pubblicistico, penalistico, processualistico e internazionalistico. Ad essi si aggiungono competenze di area economica, lavoristica, commercialistica e tributaria. A tal fine sono attivati insegnamenti con un numero di CFU coerente ad una formazione adeguata delle conoscenze normative e delle logiche disciplinari in modo da assicurare un proficuo e diretto inserimento nel mondo del lavoro o, comunque, una soddisfacente capacità di relazionarsi adeguatamente con strutture aziendali e imprenditoriali (in ambito sia privato che pubblico).
Nell'ambito dei settori affini e integrativi, si è scelto di dare specifico rilievo alle variabili di contesto in cui il laureato si trova ad operare, differenziando la scelta dei settori in quattro gruppi: il primo per il laureato destinato ad operare in imprese private (all'interno o fornendo servizi alle stesse); il secondo per il laureato che agisce nell'ambito di aziende in frequente relazione con enti pubblici, o che operi all’interno della Pubblica Amministrazione; il terzo per il laureato che agisce specificamente nell'ambito delle attività di scambi e relazioni internazionali di enti e imprese, incluse ONG e organizzazioni no profit; il quarto gruppo è specificamente rivolto alla figura del consulente del lavoro;
b) saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, con particolare riguardo al lessico giuridico;
c) possedere adeguate competenze per la comunicazione e la gestione delle informazioni, in particolare con strumenti e metodi informatici e telematici.
Le prove di idoneità attestano l’adeguata padronanza del linguaggio e del ragionamento giuridico, nonché conoscenze informatiche adeguate al contesto.
Il percorso formativo prevede un adeguato periodo di tirocinio volto all'acquisizione di abilità relazionali e di contesto e mirante ad assicurare la messa in opera delle conoscenze acquisite.
GIURISPRUDENZA
Il Corso di laurea in Giurisprudenza è da sempre orientato a fornire le competenze necessarie per accedere alle tre tradizionali professioni giuridiche (avvocato, magistrato e notaio). È un percorso formativo progettato a livello ministeriale, i cui obiettivi formativi qualificanti sono indicati nell'Allegato al D.M. 25 novembre 2005, che definisce la classe del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza ai sensi del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270.
Pertanto, i laureati in Giurisprudenza devono:
- aver conseguito elementi di approfondimento della cultura giuridica di base nazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo; - aver conseguito approfondimenti di conoscenze storiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo anche nella prospettiva dell'evoluzione storica degli stessi; - possedere capacità di produrre testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o processuali) chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego, ben argomentati, anche con l'uso di strumenti informatici; - possedere in modo approfondito le capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica (rapportando fatti a fattispecie), di comprensione, di rappresentazione, di valutazione e di consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto; - possedere in modo approfondito gli strumenti di base per l'aggiornamento delle proprie competenze.
Occorre segnalare, tuttavia, che il piano degli studi valorizza maggiormente, rispetto al passato, le competenze trasversali mediante la previsione di laboratori (altre attività per 4 cfu), a fronte della riduzione dei crediti formativi previsti per le attività caratterizzanti nell'ambito comparatistico e della prova finale.
Inoltre, il supporto offerto dalle attività di carattere seminariale (erogate anche in lingua inglese) mette lo studente in grado di acquisire, fin dai primi anni, competenze strumentali a una migliore collocazione sul mercato del lavoro; tali attività vanno a completare e rafforzare il metodo casistico costantemente seguito nei singoli insegnamento che contribuisce a rendere preparati i laureati all'approccio professionale.
Agli studenti è offerta la possibilità di svolgere tirocini formativi curriculari, per 150 ore (6 CFU); che per gli studenti in possesso dei requisiti specificati nelle apposite convenzioni può valere come anticipazione parziale per lo svolgimento della pratica professionale per accedere all'esame di abilitazione alle professioni di avvocato e notaio.
LAUREA MAGISTRALE
DIRITTI DELL'UOMO, DELLE MIGRAZIONI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Il corso di laurea magistrale in Diritti dell'uomo, delle migrazioni e della cooperazione internazionale risponde alla crescente domanda di competenze professionali necessarie per affrontare i complessi problemi connessi alla cooperazione allo sviluppo, ai flussi migratori e alle politiche di integrazione e accoglienza di rifugiati che coinvolgono e segnano in maniera strutturale lo scenario nazionale e mondiale di questi anni.
Quanto più centrale diviene il ruolo della cooperazione allo sviluppo, tanto più deve essere forte la preparazione di coloro che sono chiamati a confrontarsi in misura crescente con una realtà nuova ed in continua evoluzione, una realtà che offre peraltro importanti opportunità sia culturali che professionali.
Il percorso formativo offerto allo studente:
a. risponde all'esigenza di formazione connessa alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio (OSM) (United Nations Millennium Development Goals) al centro dell'azione politica della Comunità internazionale;
b. consente di comprendere, analizzare e applicare le diverse metodologie usate dagli organismi di cooperazione per l'elaborazione di programmi e progetti di cooperazione allo sviluppo;
c. consente di acquisire una conoscenza avanzata delle discipline giuridiche, pedagogiche, economiche, storiche, geo-antropologiche e politologiche al fine di essere in grado di analizzare ed interpretare le specifiche forme giuridiche, sociali ed economiche che caratterizzano i paesi in via di sviluppo;
d. consente di acquisire competenze:
- relative alla tutela dei diritti umani nel contesto nazionale, internazionale e sovranazionale;
- nel settore economico e nello specifico di politiche economiche di sviluppo, etica economica e dell'impresa, microfinanza;
- necessarie per l'ideazione, la redazione e l'attuazione di interventi, di programmi e progetti integrati di cooperazione allo sviluppo: in particolare sviluppo economico (urbano e rurale), sociale (medico ed igienico-sanitario, istruzione), sostegno ai gruppi deboli, riduzione della povertà, rafforzamento istituzionale e miglioramento delle condizioni di vita ambientali e della comunità;
e. consente l'acquisizione di conoscenze adeguate per l'applicazione dei metodi di monitoraggio e di valutazione dei programmi e dei progetti di cooperazione, in coerenza anche con le linee di aiuto ai PVS previste dall'Unione Europea;
f. consente al laureato magistrale di operare con un elevato grado di autonomia e di dirigere il lavoro di gruppo in condizioni di risorse scarse;
g. risponde all'esigenza di formazione per operare negli ambiti della pianificazione dell'educazione, delle strategie di sostegno alla gestione dei progetti internazionali e alla tutela dei diritti dell'uomo.
Il progetto formativo biennale del corso di LM in DUMCI si propone di favorire l’acquisizione di una preparazione interdisciplinare avanzata nei seguenti ambiti:
- economico: etica d’impresa, sviluppo sostenibile, microfinanza e sviluppo economico, teorie di economia dello sviluppo, economia della cooperazione internazionale;
- giuridico: tutela internazionale dei diritti umani, diritto pubblico comparato dei paesi in via di sviluppo, diritto penale internazionale e delle migrazioni, politiche per l’integrazione, diritto dei migranti e diritto delle ONG
- storico-culturale e geo-politico: storia contemporanea, dell’Africa, dell’Asia, dell’America Latina, geografia dello sviluppo, storia delle istituzioni politiche; particolare attenzione è rivolta alle politiche educative e all’antropologia culturale dei Paesi arabo-islamici del Mediterraneo.
Per meglio rispondere alle proprie esigenze formative, gli studenti possono personalizzare il proprio piano degli studi scegliendo insegnamenti offerti all’interno dello stesso corso di laurea o presenti tra quelli offerti da altri corsi di studio dell’Ateneo, disponendo a tal fine di n. 15 CFU sui 120 previsti.
Il Corso di Laurea Magistrale indica inoltre, al primo anno del piano degli studi, l'acquisizione di abilità linguistiche di livello B2, scritte e orali, in una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano.
Per favorire l'apprendimento delle suddette competenze, il Corso di Studio si avvale di forme di didattica nelle forme di: lezioni frontali, seminari, laboratori, attività in ambiente e-learning, tutorato.
Il tirocinio formativo obbligatorio, previsto al secondo anno del corso, è finalizzato ad acquisire competenze e abilità professionali specifiche e strettamente connesse al percorso di studio, anche al fine di facilitare l'inserimento lavorativo.
Sono favoriti scambi internazionali nell'ambito di accordi Erasmus +, Erasmus traineeship e altri accordi di cooperazione universitaria internazionale.
Al termine del percorso di studi biennale, la prova finale, consistente nella stesura e discussione di un elaborato scritto, è finalizzata a trattare, sul piano teorico e/o empirico, argomenti attinenti gli obiettivi formativi del corso, in maniera originale e con rigore scientifico.
La frazione dell'impegno orario riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è determinata in misura non inferiore al 65% dell'impegno orario complessivo.