LAUREA TRIENNALE
SCIENZE DELL'EDUCAZIONE
Il Corso di Studio ha l'obiettivo di orientare le conoscenze culturali, pedagogiche, sociali e metodologiche che accomunano tutti i suoi indirizzi verso specifiche abilità professionali che permettano allo studente di prepararsi per operare nelle diverse realtà dei servizi educativi e sociali volti all'inclusione e al supporto educativo lungo tutto l'arco della vita. In particolare, lo studente verrà preparato affinché
a) nei servizi per la prima infanzia sia in grado di accompagnare lo sviluppo del bambino, di promuovere la costruzione di reti di sostegno sociale alla genitorialità, di progettare e predisporre ambienti educativi personalizzati, di promuovere l'integrazione dei servizi educativi, sanitari e sociali del territorio, al fine di sostenere i processi educativi in generale, l'inclusione delle diversità e l'attenzione alle fragilità in particolare;
b) nell'azione sociale, sia in grado di favorire lo sviluppo relazionale e personale, l'autonomia e l'integrazione sociale e professionale delle persone, lo sviluppo umano e culturale delle comunità con un'azione indirizzata sia agli individui, onde prevenire e affrontare problemi e disagi nelle diverse fasi di vita, sia alle formazioni sociali, onde promuovere luoghi e pratiche di integrazione sociale, di educazione alla salute e di convivenza civile;
c) nei servizi educativi specifici per anziani e per le tipologie di famiglie determinate dalle nuove dinamiche demografiche e socio-economiche sia in grado di riconoscere i problemi educativi personali, culturali e sociali che contraddistinguono l'invecchiamento e di progettare interventi per risolverli in maniera cooperativa a livello sia individuale, sia sociale;
d) nei servizi dedicati, in imprese pubbliche e private, sia in grado di accompagnare la formazione, affrontando con professionalità competente l'accompagnamento educativo - dei piani formativi individuali per gli apprendisti; - dei tirocini formativi e di orientamento, dei tirocini di inserimento e reinserimento, dei tirocini per categorie "svantaggiate" o "protette"; - dei percorsi per la formazione dei tutor scolastici e aziendali che si occupano dei percorsi di alternanza scuola lavoro o della formazione alla sicurezza;
Il percorso di studio si articola in 7 Aree di Apprendimento, delle quali 4 sono particolarmente orientate a ciascuno dei singoli curricoli previsti dall'organizzazione del Corso di Studio, mentre 3 sono trasversali a tutti i curricoli presenti. I quattro curricoli presentano, nel primo anno, insegnamenti comuni ritenuti fondativi per la formazione dello studente; per impostare fin da subito uno studio teorico fortemente connesso con la specificità dei diversi ambienti educativi di riferimento, questi stessi insegnamenti presentano curvature mirate e, in alcuni casi, la risorsa aggiuntiva di laboratori ordinamentali. Attività didattiche integrative sono previste lungo tutto il triennio e, in particolare, nel primo anno di corso per sostenere un regolare avvio del percorso di studio degli studenti di tutti e curricoli presenti.
I docenti di ogni area concorrono alla supervisione delle prove finali e dei percorsi di tirocinio curricolare per valutare in itinere la capacità degli studenti di tradurre dalla teoria alla pratica e viceversa le conoscenze, abilità e competenze acquisite nelle specifiche aree di apprendimento.
Nei percorsi di Apprendistato di Terzo livello, le diverse Aree di apprendimento si coniugano con particolare flessibilità per permettere agli apprendisti di maturare o competenze professionali attraverso un percorso formativo individualizzato che favorisce la reciprocità sistematica fra studio e lavoro, cultura generale e cultura professionale, nonché lo scambio continuo fra quanto accade appreso in università e quanto appreso nell'ambiente di lavoro.
La prova finale e il tirocinio curricolare sono considerati parte integrante delle attività che concorrono alla definizione di tutte le aree di apprendimento e tutti i docenti del CdS sono chiamati a svolgere il ruolo di tutore sia della prova finale, sia del tirocinio, che rappresenta il momento cruciale nel quale si riscoprono o si declinano le teorie apprese nei corsi, circostanza garantita dal fatto che gli studenti in tirocinio sono sempre accompagnati da un docente, dal tutor del CdS e da quello dell'Ente (che li accoglie) nella progettazione, nella esecuzione e nella verifica delle attività.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Il Corso di studi intende formare un laureato dal solido profilo culturale socioeducativo che, grazie alle conoscenze acquisite, sappia cogliere le istanze a livello locale e che, in prospettiva, grazie alle competenze acquisite nei contatti con le organizzazioni territoriali, possa divenire progettista e attore di nuove istanze e azioni.
Un profilo innovativo nel panorama formativo degli equivalenti CdS attivi nella maggioranza delle Università italiane e che, al tempo stesso, offra le indispensabili competenze tecnico-operative necessarie per operare nelle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e, anche grazie ad una formazione integrata con federazioni e enti, consenta il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali.
Il CdS metterà pertanto in grado i laureati di insegnare, rivisitare e valutare attività motorie individuali e gestire gruppi che svolgono attività educative, compensative, adattative, ludico-ricreative, sportive, di fitness finalizzate al mantenimento del benessere psico-fisico nell'ottica della promozione di stili di vita attivi.
Anche con riferimento agli obiettivi formativi qualificanti ministeriali, il CdS permetterà, in particolare, ai laureati di:
– possedere le conoscenze e gli strumenti culturali e metodologici necessari per condurre programmi di attività motorie e sportive a livello individuale e di gruppo (area degli insegnamenti motorio-sportivi e psico-pedagogici);
– conoscere le tecniche motorie a carattere preventivo, compensativo, adattativo e le tecniche sportive per essere in grado di insegnarle in modo corretto al praticante con attenzione alle specificità di genere, età e condizione fisica per la promozione di stili di vita attivi (area degli insegnamenti motorio-sportivi, biomedici e pedagogici);
– conoscere le tecniche e le metodologie di misurazione e valutazione dell'esercizio fisico e saperne valutare gli effetti (area degli insegnamenti motorio-sportivi);
– conoscere la biomeccanica dei movimenti al fine di attuare programmi di base di recupero di difetti di andatura o postura (area degli insegnamenti motorio-sportivi e biomedici);
– conoscere le basi biologiche del movimento e dell'adattamento all'esercizio fisico in funzione del tipo, intensità e durata dell'esercizio, dell'età e del genere del praticante e delle condizioni ambientali in cui l'esercizio è svolto (area degli insegnamenti biomedici e clinici, motorio-sportivi e filosofici);
– conoscere le tecniche e gli strumenti utili per il potenziamento e la tonificazione muscolare, essendo in grado di valutarne l'efficacia e di prevederne l'impatto sulla costituzione fisica e sul benessere psico-fisico del praticante (area degli insegnamenti motorio-sportivi e biomedici);
– essere in possesso di conoscenze psicologiche e sociologiche di base per poter interagire con efficacia con praticanti in funzione di età, genere, condizione sociale, sia a livello individuale che di gruppo (area degli insegnamenti psico-socio-pedagogici);
– possedere le basi pedagogiche, psicologiche, didattiche e di ricerca educativa per promuovere, insieme con le conoscenze tecniche, valori etici e motivazioni adeguati a uno stile di vita attivo e a una partecipazione sportiva rispettosa dei diritti, in particolare dei minori, ed esente dall'uso di pratiche e sostanze potenzialmente nocive alla salute (tutte le aree di insegnamento);
– riconoscere le fonti storiche e possedere conoscenze di base giuridico-economiche relative alla gestione delle diverse forme di attività motorie e sportive, nell'ambito delle specifiche competenze professionali (area degli insegnamenti giuridico-economici e storici);
– essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, allo scopo di consentire la comunicazione internazionale nell'ambito specifico di competenza (insegnamento della lingua straniera);
– essere capace di utilizzare in modo efficace i più comuni strumenti di elaborazione e comunicazione informatica (area degli insegnamenti informatico-statistici);
– potranno infine acquisire una specifica preparazione per accedere alle classi di laurea magistrale per la formazione degli insegnanti di educazione fisica nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.
In coerenza con gli obiettivi, il percorso formativo ne prevede il conseguimento, durante il triennio, per mezzo di lezioni teoriche, teorico-pratiche, laboratoriali, esperienze di tirocinio, attività formative seminariali organizzate in gruppi, secondo specifiche aree tematiche disciplinari e interdisciplinari.
In particolare, nel primo anno, le attività formative intendono costruire i presupposti pedagogici, sociologici e psicologici e le conoscenze anatomiche che, associati con le teorie e metodologie delle attività motorie e sportive consentiranno di costruire una base significativa per gli sviluppi e gli approfondimenti successivi. Gli insegnamenti statistico-informatici e relativi alla ricerca intendono non solo offrire competenze trasversali utili per il prosieguo degli studi ma anche, insieme con lo studio della lingua straniera – inserito anche per facilitare la mobilità internazionale – competenze di lettura e comprensione della letteratura scientifica motorio-sportiva.
Nel secondo anno, la comprensione dei meccanismi di funzionamento del corpo in movimento insieme con lo studio degli stili di vita e della salute in ottica preventiva e in diversi contesti consentiranno di comprendere in modo adeguato l'ampiezza applicative delle attività motorie e sportive.
Nel terzo anno, lo studio degli aspetti psicologici legati al movimento, si affianca agli approfondimenti sulla disabilità e sulle patologie.
La prova finale e il tirocinio curricolare (al terzo anno) sono considerati parte integrante delle attività che concorrono alla definizione di tutte le aree di apprendimento e tutti i docenti del CdS sono chiamati a svolgere il ruolo di tutore sia della prova finale, sia del tirocinio, che rappresenta il momento cruciale nel quale si riscoprono o si declinano le teorie apprese nei corsi. Tale acquisizione è agevolata dal fatto che gli studenti in tirocinio sono sempre accompagnati da un docente, dal tutor del CdS e da quello dell'Ente (che li accoglie) nella progettazione, nella esecuzione e nella verifica delle attività.
SCIENZE PSICOLOGICHE
Il Corso di Studio in Scienze Psicologiche si pone l’obiettivo di fornire conoscenze culturali e scientifiche e strumenti metodologici connessi alle principali aree di indagine e di intervento della psicologia. L’offerta formativa mira inoltre a dotare lo studente di un bagaglio di competenze operative che sono necessarie per lo svolgimento delle diverse attività professionali che caratterizzano il profilo di Psicologo iscritto alla Sezione B dell’Albo degli Psicologi.
Il percorso formativo è strutturato in modo da favorire l’apprendimento di teorie, metodologie e competenze pratiche connesse ai diversi settori scientifico-disciplinari a cui afferiscono i diversi insegnamenti che costituiscono il piano di studi. In particolare, esso è articolato in cinque aree di apprendimento che vengono descritte qui di seguito.
L’area “Fondamenti culturali e scientifici della psicologia” intende fornire allo studente un quadro di riferimento teorico ed epistemologico entro cui collocare le scienze psicologiche, illustrando i complessi rapporti che queste hanno avuto ed hanno tuttora con altre discipline che si occupano dello studio del soggetto psicologico: la filosofia, la sociologia, la biologia e le neuroscienze.
L’area “Metodi, tecniche e strumenti della psicologia” intende fornire competenze teoriche e pratiche riguardanti l’utilizzo di metodologie e strumenti di rilevazione empirica in contesti di ricerca scientifica (di base ed applicata) ed intervento professionale. Un ulteriore obiettivo formativo legato a quest’area di apprendimento riguarda poi l’acquisizione da parte dello studente di un’ottima padronanza della lingua inglese e l’approfondimento della conoscenza e dell’uso degli strumenti informatici connessi all’attività professionale in ambito psicologico.
L’area “Psicologia dello sviluppo e scienze dell’educazione” si occupa di analizzare le trasformazioni dei processi cognitivi, emotivi e comportamentali in età evolutiva e l’adattamento psicologico dell’individuo ai principali cambiamenti di vita che si verificano durante l’adolescenza e in età adulta e senile. L’offerta formativa all’interno di questa area di apprendimento si propone altresì di integrare la preparazione dello studente con conoscenze di tipo pedagogico funzionali all’acquisizione di competenze professionali da utilizzare in campo educativo e scolastico.
L’area “Psicologia sociale, del lavoro e delle organizzazioni” approfondisce lo studio della comunicazione e delle interazioni fra gli individui e favorisce lo sviluppo di capacità professionali volte alla promozione della salute e del benessere psicologico a livello individuale e in diversi contesti organizzativi e sociali.
L’area “Psicologia dinamica e clinica” riguarda lo studio dei processi di formazione della personalità umana e delle diverse psicopatologie che possono insorgere nell’arco della vita. Nello specifico, prepara a progettare ed attuare interventi di sostegno psicologico (rivolti ad individui, famiglie e gruppi che vivono situazioni problematiche) con la supervisione, ove stabilita, di un iscritto alla sezione A dell’Albo degli Psicologi o di un laureato magistrale in materie psicologiche.
LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO 5 ANNI
SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
I laureati della classe LM85 bis Scienze della formazione primaria, al termine del percorso quinquennale, devono aver acquisito solide conoscenze nei diversi ambiti disciplinari previsti nelle Attività formative di base (psicopedagogiche e metodologiche-didattiche), nell'Area 1 (I saperi della scuola) e nell'Area 2 (Insegnamenti per l’accoglienza di studenti disabili). Devono, inoltre, aver acquisito abilità e sviluppato competenze che permettono loro di utilizzare unitariamente le conoscenze possedute, trasformandole in percorsi educativi adeguati al livello scolastico, all'età, alla cultura di appartenenza e alle caratteristiche personali e sociali degli allievi con cui entreranno in contatto. Attraverso le attività laboratoriali, ma anche attraverso il know how messo a disposizione dai corsisti che già insegnano e la riflessione condotta con i docenti sulla loro esperienza didattica, i futuri laureati, fin dall'inizio del percorso, sono messi in situazione di progettazione dell’attività didattica, di gestione del gruppo classe e delle diverse situazioni che in esso si presentano, dalla disabilità certificata (ex L104/92), alle situazioni di Bisogni Educativi Speciali.
In particolare, i laureati della classe LM85 bis Scienze della formazione primaria devono possedere:
1. conoscenze disciplinari relative agli ambiti oggetto di insegnamento (discipline linguistico-letterarie, matematiche, biologiche ed ecologiche, fisiche, chimiche, storiche geografiche, artistiche, musicali e motorie)
2. abilità necessarie per articolare i contenuti delle discipline in funzione dei diversi livelli scolastici e dei rispettivi vincoli normativi, delle età dei bambini, coniugandoli in una prospettiva pedagogico-didattica funzionale alla progressione dell’apprendimento, ai tempi e alle modalità di ciascun allievo
3. conoscenze ed abilità relative agli strumenti metodologici più adeguati per realizzare il percorso previsto (lezione frontale, discussione, simulazione, analisi di caso, lavoro di gruppo, lavoro cooperativo, anche con l’utilizzo delle TIC
4. capacità relazionali e gestionali che rendano possibile un fruttuoso apprendimento per ciascun bambino, una buona relazione con le famiglie, la convivenza di culture diverse, lo sviluppo del senso di responsabilità e disciplina, la solidarietà e il senso di giustizia
5. capacità relazionali ed operative che rendano possibile la partecipazione attiva e cooperativa alla vita istituzionale della scuola, alla progettazione didattica condivisa, alla collaborazione con tutti soggetti che, nel territorio, si occupano dell’educazione dei bambini.
In coerenza con gli obiettivi indicati il Corso di laurea magistrale prevede accanto alla maggioranza delle discipline uno o più laboratori pedagogico-didattici volti a far sperimentare agli studenti la realizzazione pratica di quanto appreso in aula e, a partire dal secondo anno, attività obbligatorie di tirocinio diretto e indiretto per complessive 600 ore, pari a 24 CFU, che si concluderanno con una obbligatoria relazione finale. Nel percorso di laurea realizzato dalla nostra Università concorreranno alla prospettiva di progettazione unitaria da parte degli studenti anche le attività di insegnamento che si realizzeranno in collaborazione diretta con le scuole, in una dimensione di alternanza formativa e continua che favorisce una connessione critico-riflessiva tra aula universitaria e ambiente scuola. Il Tirocinio è seguito da insegnanti tutor e coordinato da tutor coordinatori e tutor organizzatori distaccato secondo le modalità previste dalla norma presso il corso di laurea. Tematiche sviluppate durante il tirocinio possono essere riprese ed ampliate nella tesi che costituisce la prova finale.
Al termine del percorso i laureati conseguono l’abilitazione all'insegnamento per la scuola dell’infanzia e primaria. Il conseguimento del titolo è l’esito della valutazione complessiva del curriculum di studi, della relazione di tirocinio e della tesi di laurea da parte di una commissione composta da docenti universitari, due tutor, un rappresentante ministeriale nominato dall'USR.
Il Corso di laurea magistrale intende favorire la formazione di insegnanti che, all'interno della Scuola dell’infanzia e primaria sappiano promuovere le capacità di ciascun bambino, svilupparne l’identità e la relazionalità, predisponendo percorsi di apprendimento unitari e flessibili coerenti con le competenze disciplinari e trasversali attese dal Profilo dello studente alla fine del primo ciclo.
LAUREA MAGISTRALE
CLINICAL PSYCHOLOGY FOR INDIVIDUALS, FAMILIES AND ORGANIZATIONS / PSICOLOGIA CLINICA
Il Corso di Laurea Magistrale è finalizzato alla formazione di Psicologi clinici. Vengono quindi fornite conoscenze specialistiche necessarie per condurre in maniera professionale ed affidabile diagnosi, prevenzione, consulenza e cura di individui, coppie, famiglie, organizzazioni e comunità.
Il Piano degli Studi si articola in quattro principali aree di apprendimento connesse con i vari elementi che formano la professionalità dello Psicologo clinico: comprensione clinica, intervento clinico, ricerca in Psicologia clinica e comprensione interdisciplinare.
Gli insegnamenti che compongono l'area della comprensione clinica forniscono conoscenze e abilità per capire e identificare i principali fenomeni psicologici normali e clinici su cui interviene lo Psicologo clinico in vari contesti lavorativi. Attraverso tali insegnamenti gli studenti apprendono le principali teorie, metodi e tecniche attraverso cui comprendere e intervenire sul funzionamento psicopatologico, sulle disfunzioni neuropsicologiche e cognitive, sui processi emotivi e relazionali, sulle dinamiche di gruppo, sociali e organizzative.
L'area dell'intervento clinico è costituita dagli insegnamenti che promuovono una padronanza degli strumenti operativi che contraddistinguono le principali forme di intervento clinico e una conoscenza delle problematiche, anche deontologiche, connesse all'attività professionale dello Psicologo clinico. Gli studenti sviluppano la capacità di condurre in autonomia interventi sul campo di tipo valutativo-diagnostico, preventivo e consulenziale e di cura rivolti a individui, coppie, famiglie, gruppi e organizzazioni; nonché la capacità di collaborare con figure professionali diverse in un' ottica interdisciplinare, di svolgere lavoro di gruppo e di effettuare e ricevere interventi di supervisione.
L'area della ricerca in Psicologia clinica sviluppa le conoscenze metodologiche e le abilità tecniche necessarie per progettare e realizzare ricerche in campo clinico, comprendere le ricerche pubblicate nella letteratura nazionale e internazionale, valutare la qualità e l'efficacia degli interventi propri e altrui, grazie alla conoscenza di diversi modelli teorici e metodologici ed alla promozione nello studente di capacità critiche.
Un ultimo gruppo di insegnamenti favorisce la comprensione interdisciplinare dei fenomeni psicologici: permette agli studenti di collocare dal punto di vista epistemologico e metodologico gli interventi, le teorie, le prassi e le ricerche della psicologia clinica; sviluppa una sensibilità sulla responsabilità professionale e fornisce un inquadramento sulla legislazione relativa agli individui e alle famiglie sui temi di maggior interesse clinico (separazioni, divorzi, abuso, etc.); porta ad una conoscenza avanzata, scritta e orale, della lingua inglese, comprensiva del lessico specialistico in ambito psicologico e clinico; connette la psicologia con le scienze affini come l'antropologia e la psichiatria.
Nelle prime due aree di apprendimento sono previsti alcuni insegnamenti svolti in piccoli gruppi (laboratori) che permettono esercitazioni da parte degli studenti e un rapporto diretto con i docenti. Inoltre una parte del Corso consiste in attività di tirocinio pratico che mettono in contatto gli studenti con psicologi professionisti che operano nei principali ambiti di intervento clinico. Laboratori e tirocinio permettono di acquisire padronanza e autonomia nell'applicazione dei principali strumenti operativi di cui dispone lo psicologo clinico.
Al fine di favorire un apprendimento flessibile, internazionalizzato e autonomo per alcuni insegnamenti agli studenti è data la possibilità di seguire le lezioni in inglese in alternativa al corso in italiano; le lezioni in inglese sono svolte da docenti provenienti da università europee e nordamericane. È altamente consigliato inoltre svolgere parte del Corso all'estero, aderendo ai programmi europei di scambio o agli accordi extraeuropei stipulati dal Corso di Laurea con alcune Università americane.
Al termine del Corso degli Studi è prevista una prova finale che sviluppi in tutte le quattro aree di apprendimento le conoscenze, le capacità critiche e applicative, l'autonomia di giudizio, la capacità di apprendimento autonomo e l'abilità a comunicare, sostenere e argomentare scientificamente le ipotesi, le teorie, gli obiettivi e i risultati dell'agire psicologico - clinico.
SCIENZE PEDAGOGICHE
La laurea magistrale in Scienze pedagogiche si propone nel suo complesso di formare figure professionali in grado di analizzare, progettare, gestire e dirigere i processi educativi e formativi complessi rispettivamente attivati nei servizi pubblici e privati volti alla persona, alla sua rete di prossimità e al lavoro. Il corso fornisce le conoscenze e competenze teoriche, metodologiche e tecniche approfondite necessarie per saper svolgere varie attività pertinenti ai sistemi educativi e formativi.
Il percorso di studi si articola in 5 aree di apprendimento in relazione a specifiche destinazioni professionali. I docenti di ogni area concorrono alla supervisione delle prove finali e dei percorsi di tirocinio per valutare in itinere la capacità degli studenti di tradurre dalla teoria alla pratica e viceversa le competenze e le abilità acquisite nelle specifiche aree di apprendimento.