Studiare Giurisprudenza all'Insubria consente di frequentare un corso di studi classico ma ripensato nella prospettiva della modernità, della innovazione, della multidisciplinarietà e dell'internazionalizzazione.
A partire dall'anno accademico 2017/2018, il Dipartimento di Diritto, Economia e Culture ha avviato una profonda riforma del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza per garantire una maggiore apertura internazionale e per rispondere in modo più efficace alle esigenze del mercato del lavoro.
Accanto al percorso forense, volto a preparare il giurista alle professioni classiche (magistrato, notaio, avvocato), sono previsti un percorso economico e d'impresa e un percorso linguistico-internazionale, ciascuno con caratteristiche e obiettivi propri:
- il percorso economico e d'impresa, ideato in collaborazione con il Dipartimento di Economia del nostro stesso Ateneo, offre una preparazione interdisciplinare atta a facilitare l'accesso a posizioni lavorative che richiedono sia conoscenze giuridiche che economiche (ad es. legale nelle imprese, nelle banche, nelle assicurazioni). I laureati in Giurisprudenza che avranno seguito tale percorso potranno iscriversi direttamente al secondo anno del corso di laurea magistrale in Economia, diritto e finanza d'impresa, con la possibilità di conseguire i due titoli di studio (laurea magistrale in Giurisprudenza e laurea magistrale in Economia, diritto e finanza d'impresa) con un impegno complessivo di sei anni;
- il percorso linguistico-internazionale propone una preparazione capace di dare risposte alle istanze che derivano dalla globalizzazione e dal pluralismo culturale e consente altresì agli studenti la possibilità di svolgere una parte del percorso di studi in Francia, presso l'Università di Nantes, con conseguimento del doppio titolo Università degli Studi dell'Insubria / Università di Nantes.
All'interno del percorso economico e d'impresa e del percorso linguistico-internazionale sono stati istituiti focus specifici su temi legati al diritto della moda, allo sviluppo sostenibile e al diritto della confederazione elvetica, con la quale l'Università degli Studi dell'Insubria intrattiene rapporti di cooperazione scientifica e didattica.
Ciascuno studente può arricchire il proprio bagaglio di conoscenze tecnico-giuridiche e culturali attraverso la partecipazione a convegni, a seminari e a cicli di incontri, attraverso la frequenza di winter e summer schools e di percorsi di law and cinema, organizzati dai diversi centri di ricerca presenti nel dipartimento, attraverso l'accesso a percorsi post-lauream coerenti con l'impianto del corso di studio (corsi di aggiornamento, di perfezionamento, master e dottorato di ricerca), nonché attraverso lo svolgimento di attività di tirocinio, l'effettuazione di viaggi di studio anche in mobilità Erasmus, la partecipazione a competizioni internazionali.
Poche lauree come quella in Giurisprudenza forniscono una così nutrita scelta di sbocchi occupazionali che spaziano in diversi settori:
- Pratica professionale - avvocato: uno degli sbocchi professionali tradizionali è la pratica professionale, necessaria per l'ammissione all'esame di abilitazione all'esercizio della professione forense. Il periodo di pratica forense, consistente nella redazione di atti e pareri, nonché nella frequentazione delle udienze e delle cancellerie in Tribunale, è orientato a dare contenuti pratici al sapere teorico assimilato nel corso di studio. La professione di avvocato, che attualmente è possibile esercitare solo previo superamento dell'esame di abilitazione, consiste nella rappresentanza, assistenza e difesa di una parte innanzi a un giudice o in una controversia extragiudiziale. Essa richiede, oltre che una profonda conoscenza giuridica, spiccate doti comunicative e relazionali.
- Giurista d'impresa o presso la pubblica amministrazione o presso organismi internazionali: la laurea magistrale in Giurisprudenza consente l'accesso a diverse posizioni di lavoro sia nel settore privato, sia in quello pubblico, in Italia ed all'estero, previo superamento di prove selettive o di accesso variamente articolate. La funzione esercitata è largamente variabile in rapporto all'estrema versatilità ed all'ampio raggio di impiego, ma presuppone pur sempre un nocciolo duro di conoscenze giuridiche generali e specifiche.
- Magistrato: poiché la legislazione vigente configura il concorso per magistrato come un concorso di secondo livello, per accedervi occorre essere in possesso di un titolo successivo alla laurea (ad esempio: abilitazione all'esercizio della professione forense, dottorato di ricerca, diploma di scuola di specializzazione per le professioni legali).
- Pratica professionale - notaio: altro sbocco tradizionale della laurea magistrale in giurisprudenza è la pratica professionale, volta a sostenere il concorso per esami per l'esercizio delle funzioni di notaio. Il periodo di pratica presso un notaio consente di dare contenuti pratici al sapere teorico assimilato nel corso di studio. La professione notarile richiede una preparazione giuridico-fiscale di altissimo livello, specie nelle materie civilistiche, commerciali e di volontaria giurisdizione.
- Ulteriori sbocchi professionali: manager e consulente di impresa, consulente del lavoro, responsabile delle risorse umane, esperto di cooperazione internazionale, giornalista, carriera diplomatica, funzionario nelle organizzazioni internazionali ed europee e nelle organizzazioni non governative, impiego nel Terzo settore (enti no profit).