La missione del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico consiste nel formare un medico che, al raggiungimento della Laurea, abbia acquisito:
- le competenze teoriche e pratiche necessarie per una visione multidisciplinare e integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia;
- l'educazione orientata a tenere conto della comunità e del territorio;
- la consapevolezza della fondamentale rilevanza della prevenzione delle malattie e della promozione della salute;
- competenze bioetiche e capacità di comunicazione necessarie ad interagire in modo empatico con gli interlocutori al fine di individuare soluzioni condivise.
Tale missione risponde in maniera adeguata alle nuove esigenze di cura e salute, non più incentrate sulla malattia, ma sulla persona ammalata, considerata nella sua globalità di soma e psiche e inserita nel contesto sociale. La formazione medica così orientata costituisce inoltre il primo segmento di un'educazione che deve durare ed evolversi durante gli anni di esercizio della professione. A tale scopo, nel corso di studio, è dato ampio spazio non solo all'apprendimento delle conoscenze mediche, ma anche alle esperienze dirette al letto del paziente, allo sviluppo del ragionamento clinico e della cultura della prevenzione, all'acquisizione della capacità di auto-apprendimento critico.
Il corso di studio è costruito in modo che l'apprendimento avvenga in maniera progressiva, con una forte integrazione tra gli insegnamenti sia orizzontale, per affinità di organo e/o di funzione, sia verticale tra materie di base e materie cliniche. Nei primi due anni lo studente acquisisce una solida preparazione nelle discipline pre-cliniche (chimica, fisica, biologia, anatomia, biochimica, fisiologia, con integrazione orizzontale dei programmi per organi e funzioni) e nella metodologia clinica; successivamente affronta lo studio dei processi fisiopatologici, della epidemiologia, clinica e terapia delle diverse malattie, della protezione della salute del singolo e delle comunità, con un continuo richiamo alle scienze di base.
Il corso di laurea, inoltre, attribuisce estrema rilevanza all'attività pratica clinica: l'attività didattica frontale e il tirocinio professionalizzante, infatti, svolti in parallelo, dal terzo al sesto anno, consentono allo studente di acquisire le indispensabili nozioni clinico-teoriche e di imparare, in modo efficace, ad applicarle nella pratica quotidiana al letto del malato. A questo scopo, dal primo semestre del terzo anno fino al secondo semestre del sesto anno, è programmata l'attività di tirocinio professionalizzante che prevede la frequenza obbligatoria nei diversi reparti, per più settimane ogni anno, sotto la guida di tutor. In particolare durante il terzo e il quarto anno lo studente svolge il tirocinio nei reparti e ambulatori di medicina interna e di chirurgia generale, nel quinto e sesto anno il tirocinio è esteso anche ai reparti specialistici medici e chirurgici, così da costruire in modo graduale e attivo la necessaria formazione multidisciplinare, consentendo anche l'acquisizione di abilità pratiche.
Durante il tirocinio inoltre lo studente impara ad interagire in modo empatico e costruttivo con i pazienti; l'esperienza maturata in questo modo è completata dall'impostazione teorica fornita già al primo anno di corso e successivamente rinforzata al quarto e al sesto anno, con la partecipazione a discussioni interattive di casi clinici.
La laurea magistrale in Medicina e Chirurgia è requisito necessario per poter esercitare la professione di medico-chirurgo e per l'accesso alle scuole di specializzazione universitarie di area medico-chirurgica, nonché ai corsi triennali per ottenere il Diploma di formazione specifica in Medicina Generale, necessario per l'esercizio dell'attività di medico chirurgo di medicina generale nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale.
La laurea magistrale in Medicina e Chirurgia in base alle nuove disposizioni legislative è abilitante, sebbene sia sempre previsto un test specifico di abilitazione al termine del percorso formativo.